venerdì 1 febbraio 2013

Mattatoio N. 5 - Kurt Vonnegut


Mattatoio N. 5 o La Crociata dei Bambini, Kurt Vonnegut. 1969, Feltrinelli, 196 pagine.

Quando la guerra è talmente violenta e brutale c’è un solo modo per raccontarla:  attraverso una storia fantastica, paradossale, assurda, tragicomica, che parla di soldati come fossero bambini, ingenui e lasciati soli contro le crudeltà del mondo.

Kurt Vonnegut, l’autore di Mattatio N. 5 o la Crociata dei bambini, sa bene cosa sia la guerra: nel febbraio del 1945 si trovava a Dresda, città tedesca che venne bombardata dagli alleati tra il 13 e il 14 febbraio di quell’anno. Un attacco che causò 135.000 morti, quasi il doppio delle persone perite a Hiroshima dopo la caduta della bomba atomica. Vonnegut, prigioniero americano in città al momento della tragedia, vide tutto e si salvò grazie a un osservatorio molto speciale: una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio, adibita a deposito di carni. Quando il bombardamento ebbe fine, in superficie, al posto di una splendida città, restò solo un paesaggio deserto, lunare, con macerie e soprattutto morti, tanti morti.

Mattatoio N. 5 narra la storia di Billy Pilgrim, un americano qualunque, uomo medio un po’ idiota e sfigato. Ma Billy ha una dote speciale: viaggia nel tempo. O, per meglio dire, all’improvviso può passare da una dimensione spaziale e temporale a un’altra, semplicemente addormentandosi. Il primo viaggio mentale per Billy avviene nel dicembre del 1944, dopo che il suo reggimento viene sconfitto nella battaglia delle Ardenne. Lui e altri pochi sopravvivono per essere presto catturati dai nazisti che li portano in un campo di concentramento e, di lì a poco, a Dresda.

Ma Billy Pilgrim è anche protagonista di un incredibile rapimento avvenuto nel 1967: un disco volante proveniente dal pianeta Tralfamadore lo preleva dalla Terra per esporlo in uno zoo alieno dove presto a fargli compagnia arriva una terrestre, una famosa attrice, con la quale si accoppia. I tralfamadoriani vivono in 4 dimensioni, compatiscono i poveri terrestri che invece ne hanno solo tre, e secondo loro non ha alcun senso temere la morte perché si muore solo in apparenza: la persona deceduta, è ancora viva nel passato ed è sciocco quindi disperarsi per la sua dipartita. Passato, presente e futuro sono sempre esistiti e esistono in contemporanea. Questi alieni possono guardare i diversi momenti come noi guardiamo un panorama.

Il libro è un susseguirsi di viaggi nel tempo: la linea temporale principale si svolge durante la seconda guerra mondiale quando Billy è prigioniero dei tedeschi e con lui ci sono personaggi strambi, disperati, tra i quali lo stesso Vonnegut. La realtà è troppo cruda e il “bambino” Pilgrim la evade tornando indietro e avanti nel tempo con il pensiero. Vede tutto, perfino la sua morte, e naturalmente vede l’esperienza su Tralfamadore.

Il romanzo è un netto atto di accusa contro tutte le guerre: l’autore, stanco di questa immane tragedia, ci mostra quanto possa essere terribile viverla sulla propria pelle. Ed è in questa ottica che il libro va letto, tenendo bene in mente che Vonnegut ci è stato, è un sopravvissuto, e raccontare quello che ha visto non è stato facile. La trama è assurda proprio come la guerra. Forse anche troppo assurda per apprezzare in pieno i tanti temi trattati: questa è l’unica critica che possiamo muovere al romanzo. Ma “così va la vita”.

Consigliato a
: agli studenti, dalle medie in su. Per scoprire un altro tragico episodio della seconda guerra mondiale e quali conseguenze può avere sull’uomo, ma raccontato in un modo che raramente si legge in un libro. Ma può essere apprezzato anche da chi pensa di sapere già tutto della storia del mondo. Mattatoio N. 5 è un libro per ricordare e non dimenticare.

Citazione
:
"Prenda la vita momento per momento e vedrà che siamo, tutti, insetti in un blocco d’ambra.”

1 commento:

  1. Se siete interessati all'argomento andate in esplorazione del link: http://mastroipothalamus.blogspot.it/2013/04/su-kurt-vonnegut-mattatoio-n5-e-i_6346.html

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