venerdì 8 febbraio 2013

Fahrenheit 451 - Ray Bradbury


Fahrenheit 451, Ray Bradbury. 1951, Mondadori. 198 pagine.


Capita raramente, ma quando succede è magia. Finire un libro o, meglio, anche solo un capitolo di un libro ed esclamare: “Wow!”

Con Fahrenheit 451 mi è capitato, e più di una volta. Il romanzo scritto nel 1951 dal compianto Ray Bradbury (1920 – 2012) è un capolavoro, senza se e senza ma. Non solo della fantascienza mondiale, ma dell’intera letteratura del globo.

Questa, in breve, la trama. In un ipotetico futuro, il protagonista Guy Montag lavora nel corpo dei vigili del fuoco, che ha il compito di rintracciare chi ancora si ostina a leggere libri e quindi di bruciare ogni copia rinvenuta. Questi pompieri infatti non spengono incendi, ma li appiccano. Questo perché la lettura crea solo complicazioni: meglio che il cittadino sia felicemente rincoglionito da programmi tv e istruito direttamente dal governo tramite quel mezzo di comunicazione. E non che abbia invece pensieri propri o che ragioni su determinati concetti: ne conseguirebbe l'infelicità.

La vita di Guy cambia quando conosce la giovane Clarisse che con ragionamenti semplici e innocenti gli fa capire come la sua vita sia una finzione, priva di scopo. Guy inizia a sbirciare i temuti libri e prende coscienza di sé. Tenta di coinvolgere la moglie Mildred che però, ormai definitivamente corrotta dal sistema, non capisce il marito e anzi lo denuncia per poi scappare. Guy affronterà il suo capo Beatty rifugiandosi infine, ricercato dall’esercito, lungo il fiume dove vivono persone, fuori dalla società, che costituiscono la memoria letteraria dell’umanità.

Fahrenheit 451 è un romanzo attualissimo, ancora di più nell’era Internet che viviamo. Sappiamo bene come la televisione abbia intaccato il libero pensiero di molti cittadini e gli esempi sono ancora sotto gli occhi di tutti. Ma anche la Rete può essere una trappola: la maggioranza della popolazione mondiale che ha accesso al Web, lo utilizza per distrarsi, per non pensare ai reali problemi del mondo. Spesso la vita virtuale rimpiazza quella reale.
Leggendo il romanzo di Bradbury ho pensato spesso alla nostra attuale realtà ed è soprattutto questo parallelismo che mi ha fatto esclamare a più riprese “wow”.

Fahrenheit 451 è un romanzo che va letto almeno una volta nella vita. E’ fantascienza sociologica dispotica, che affronta questioni attuali e mette in guardia la società cosiddetta civile e industrializzata dai pericoli che quotidianamente corre. A proposito: ora chiudete la connessione, spegnete il pc e andate a leggere un buon libro. Prima che sia troppo tardi.


Consigliato a
: tutti, indistintamente. Amanti della fantascienza dispotica o no, il romanzo di Bradbury vi coinvolgerà e vi farà pensare come pochi testi riescono a fare.

Citazione:
“I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano.”

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