martedì 3 dicembre 2013

La bambina con la neve tra i capelli - Ninni Schulman

La bambina con la neve tra i capelli, Ninni Schulman. 2012, Sperling Paperback, 372 pagine.

Quando non si sa cosa leggere e si ha poco tempo, per esempio un paio di giorni, un weekend di relax, ciò che consiglio sempre io è un buon giallo; mi è capitato tra le mani proprio l'altro giorno questo libretto che avevo acquistato lo scorso anno. La copertina non è niente male, una bambina bellissima, bionda, occhi di ghiaccio, a fissarmi; certo, l'immagine associata alle poche righe di trama sulla quarta di copertina, non rende proprio tranquilli. Mi sono buttata e l'ho incominciato.

Siamo in Svezia, in un piccolo paese dove tutti si conoscono, dove quando scende troppa neve e si sa che quel tizio è via per lavoro, il vicino di casa si alza di buon ora ben coperto e va a spalare il vialetto dell'amico; in quel paesino, dicevo, ritorna un “figliol prodigo”: è Magdalena, giornalista, con un divorzio alle spalle e un bambino di sei anni a carico. Credeva di poter stare lontana dai crimini, dalla cronaca nera che tante ore le hanno portato via quando si trovava a Stoccolma e invece...

Proprio ad Hagfors succede l'impensabile. La sera dell'ultimo giorno dell'anno una ragazza, Hedda, scompare; le ricerche compiute dalle forze dell'ordine non danno risultati fino a quando un giorno viene ritrovato il corpo di una adolescente, nuda, in uno scantinato, uccisa da un colpo di arma da fuoco. Non è Hedda. Di Hedda non vi è traccia. E non si conosce nemmeno l'identità della vittima.

La neve copre i suoni, i rumori, copre le tracce; e come se non bastasse, la denuncia di un bordello nel paese che avvicina a se' la gente più impensabile, sconvolge la popolazione. Magdalena si interessa ad entrambi i casi, così tanto distinti da essere forse anche collegati.

E' un giallo appassionante, questo romanzo di Ninni Schulman, scrittrice e giornalista che trova il suo “fondamento” per scrivere proprio una storia di cronaca vera; lo stile è diretto, a volte anche molto violento, e deve essere così, altrimenti il lettore non riuscirebbe a lasciarsi coinvolgere totalmente dal caso. E' vero, ci sono fatti e piccoli particolari che riguardano soprattutto la vita privata dei personaggi, che alla fine non “tornano” molto, ma è anche il primo libro, immagino, di una serie di romanzi in cui ritroveremo alcuni dei protagonisti di “La bambina con la neve tra i capelli”, e la mia speranza è proprio quella che la scrittrice mi sciolga ogni dubbio a riguardo negli altri volumi.

Consigliato a: gli amanti dei gialli, in particolare di quelli svedesi; a chi ha poco tempo da dedicare alla lettura; a chi sceglie di rintanarsi sotto alle coperte con un buon libro, attendendo che il freddo fuori dalla finestra scemi.

Citazione: “La neve e il ghiaccio si erano ammassati sia sul cardine inferiore sia sotto la porta della cantina, e ora era impossibile richiuderla.
Imprecò a denti stretti cercando di liberarla con la pala.
Quando infine si arrese rimaneva ancora una fessura di dieci centimetri. Con un certo fastidio si accorse anche di avere il petto e le maniche della giacca imbrattati di sangue.
Coprì con la neve le macchie davanti alla casa, poi raccolse i vestiti. Quanto alla striscia rosso chiaro che correva fino alla porta della cantina, non ebbe il tempo di rimediare. In ogni caso ce l'aveva fatta, pensò mentre si precipitava verso l'auto.

Era finita”.

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