Benedizione, Kent Haruf. NN Editore. 280 pagine. 17,00 euro.
Voto: 10
Fino a qualche tempo fa non conoscevo Kent Haruf, ma a maggio ho in programma un incontro in casa editrice per la pubblicazione dell'ultimo libro di questo autore, quindi, la mia curiosità ha preso il sopravvento e ho cercato subito “Benedizione”, suo primo lavoro.
Avete presente un colpo di fulmine? Ecco, è quello che è successo a me dalle prime pagine di questo libro.
Ho da sempre problemi a comprendere ed apprezzare la letteratura americana, quindi, nonostante la mia voglia di conoscere questo autore, ero un po' restia all'inizio della lettura, convinta che, come al solito, avrei trovato ostico anche questo libro.
Ma mi sbagliavo, eccome.
“Benedizione” è ufficialmente entrato nella mia personalissima classifica dei libri che mi hanno cambiato la vita.
Dopo aver letto qualche riga era già scoccato l'amore tra me e questo autore fantastico.
Ho provato le stesse emozioni che hanno scombussolato il mio cuore durante la lettura di Steinbeck, sì, credo lo si possa paragonare tranquillamente.
“Benedizione” è pura poesia.
È la storia di Dad Lewis che si sta avvicinando alla fine della sua vita avvolto però dalle cure amorevoli della moglie Mary e della figlia Lorraine.
Da qui si dipanano le vicende di Alice, una bimbetta orfana dalla quale riscopriamo l'amore per le cose semplici della vita.
E ancora il nuovo e affascinante reverendo Lyle, che porta in cuore un segreto e che nonostante tutto continua a predicare la non violenza.
Tante vite, tanti personaggi descritti magistralmente, tante voci che concorrono a realizzare un romanzo corale e polifonico che tratta temi importanti in maniera estremamente delicata.
Haruf si lascia leggere in modo molto piacevole e quasi dispiace quando si arriva all'ultima pagina.
“Benedizione” si conferma un libro per tutti, per gli amanti di quelle storie delicate e dei bei tempi passati, quei racconti di paesotti e compaesani che sanno tutto di tutti, e che amano la vita semplice fatta di piccole cose.
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