sabato 25 maggio 2013

Incontro con l'autore: Donato Carrisi


Mercoledì 22 maggio alle ore 21 abbiamo partecipato all'incontro con Donato Carrisi in occasione della presentazione del suo nuovo libro “L'ipotesi del male” (ed. Longanesi; prezzo 18.60 €); la serata si è svolta presso lo Spazio Ipazia, ad Abbiategrasso, organizzata da L'Altra Libreria e Iniziativa Donna, con il coordinamento di Daniela Colla, assessore alla cultura.

Essendo ovviamente lettrici voraci e sfegatate dei romanzi di Carrisi, ci presentiamo mezz'ora prima dell'incontro per accaparrarci i posti migliori; Vanessa carica dei libri per poterli far autografare, Veronica insignita del titolo di fotografa della serata.

Donato Carrisi arriva puntualissimo e dopo una breve introduzione da parte della coordinatrice, inizia ad affascinare i presenti (e noi per prime!) raccontandoci delle storie. Sì, perchè Donato più che uno scrittore, potrebbe essere definito un narratore; il pubblico rimane senza parole, a bocca aperta, mentre lui racconta del buio, del nero, di ciò che tutti noi tendiamo ad evitare, a dimenticarci. Ed è proprio di mostri (partendo da Hitler e passando poi a Wolfgang Priklopil, segregatore di Natasha Kampush) e di persone dimenticate che Donato ci racconta.
Gli scomparsi, rappresentati dalle foto appese su di una parete di una stanza vuota, senza mobili, asettica quasi, sono i personaggi principali e cruciali del suo ultimo romanzo, “L'ipotesi del male”.

Ma da cosa trae spunto questo titolo? Da un postulato, ovvero che il bene e il male sono la stessa cosa. Uno convive, o meglio, è inglobato nell'altro. Se non ci fosse l'uno, non esisterebbe l'altro. Il primo è il presupposto del secondo, e viceversa.
Vi siete mai domandati – propone l'autore – cosa significhi in realtà il gesto di dare l'elemosina ad un vagabondo? “Quell'atto di generosità avrebbe placato la coscienza di chi lo compiva, ma non era detto che costituisse il bene di chi lo riceveva. Perchè il vagabondo avrebbe potuto spendere il denaro per un'altra bottiglia con cui perseverare nel proprio disfacimento, piuttosto che investirlo in un pasto caldo”. Il bene e il male legati, sempre.

L'autore definisce questa sua quarta “fatica” come il libro gemello de “Il Suggeritore” (uscito nel 2009); infatti, di nuovo ritroviamo Mila Vasquez, che si era lasciata completamente sopraffare da quell'avventura, ripiombare di nuovo in mezzo a qualcosa di sconosciuto, di senza nome, nascosto, appunto, nel buio.
Ancora una volta troviamo un'ambientazione anonima, senza punti reali di riferimento, questo perchè – afferma sempre Donato Carrisi - “il lettore deve perdersi in un labirinto infinito”.
E in esso, niente è come sembra, i colpi di scena non mancheranno, e chi si appresta a leggere questo thriller deve ricordarsi di respirare, di tanto in tanto.

E tu, non hai mai desiderato scomparire?


(Articolo di Và e Veronica; Fotografie di Veronica)

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