martedì 24 novembre 2015

La strada che mi porta a te – Moriah McStay

La strada che mi porta a te, Moriah McStay. De Agostini, 2015. 381 pagine, 14,90 euro.

Voto: 7/8

Quando mi è arrivato questo libro mi sono subito innamorata della copertina, fatta veramente bene e in grado di accaparrarsi una buona fetta di lettori, soprattutto i più giovani. Mi è subito venuta voglia di immergermi tra le sue pagine, nonostante il titolo non fosse dei migliori – diciamocelo, ricorda un po' i titoli dei romanzetti rosa da donnicciole sole. Ma non importa, sono o non sono una lettrice onnivora? E poi non mi fermo mai alle apparenze. E anche questa volta ho fatto bene.

Questo romanzo ha dalla sua molti punti a favore. Primo fra tutti come è stata gestita la storia. O forse sarebbe meglio dire le storie. Si, perché a capitoli alterni vengono raccontate due storie, oppure due visioni della stessa storia, dipende da come volete interpretare il tutto. 
Avete presente le storie a bivi che si trovavano spesso nei fumetti (Topolino docet)? Ecco, questo libro sembra una cosa del genere. 

Il lettore è catapultato nel mondo di Fiona, adolescente dal viso sfigurato a causa di un incidente, ma che nel corso del libro trova la forza di cambiare la sua vita.
Dall'altra parte c'è Fi, la Fiona che sarebbe ora se non avesse avuto quella disgrazia, sicura di sé e un asso nello sport.

Due storie, due ragazze, o forse solo una. Sarebbe bello decidere quale strada prendere e scegliere l'alternativa migliore.

Leggere questo libro è stato come bere un bicchiere d'acqua. Lo stile è veramente molto scorrevole, adatto ad essere letto da un giovane lettore. I temi – quali andare oltre le apparenze, la morte, l'amicizia e l'amore – sono quelli classici, che da sempre sono capaci di smuore le coscienze.

L'unica pecca forse è proprio la resa italiana del titolo. In originale era Everything that makes you, che avrebbe avuto decisamente molto più senso, in quanto il messaggio ultimo del romanzo è proprio quello di descrivere, tramite le mille vicende e problemi vissuti dai personaggi, il cambiamento, la metamorfosi delle protagoniste. La trasposizione italiana manca di tutto questo concetto, e dà più enfasi all'aspetto romantico del racconto che c'è, ma in realtà durante la lettura passa in secondo piano.

Resta comunque un libro molto godibile che ancora una volta punta il dito sull'esteriorità e sull'apparenza, in favore di una visione più profonda dell'essere umano. 

Consigliato a: i giovani lettori, soprattutto, perché è un libro ricco di spunti capaci di dare una svegliata alle nuove generazioni in cui l'apparire fa da sovrano.

Citazione: 
“Perché mi odi?” gli chiese.
“Ti sei presa mio fratello” rispose lui semplicemente. Sembrava stordito.
Fi riconobbe il tono...era lo stesso che aveva lei. “Stava con te molto più di quanto non stesse con me” […] “Non mi andava di condividerlo”.

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