lunedì 14 luglio 2014

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine - Ransom Riggs

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, Ransom Riggs. 2011, Rizzoli. 383 pagine.

Devo fare una dovuta premessa: mi trovo nel mood della sessione estiva universitaria; ho necessariamente bisogno tra uno studio e l'altro, di letture piacevoli e meno impegnative rispetto ai manuali che obbligatoriamente devo preparare.
Ho ritrovato nascosto nella terza fila della mia libreria questo librone, "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine"; ne ho sentito parlare in modo parecchio contrastante negli ultimi anni, quando è diventato un romanzo talmente commerciale che l'ho abbandonato a se stesso.
Ma questa volta la curiosità ha avuto il sopravvento.

Sul retro di copertina lo descrivono in molti come il “figlio illegittimo” di Harry Potter, con un pizzico di Tim Burton.
Ora, io non vorrei essere la persona che esce sempre dagli schemi ma... del maghetto occhialuto con la cicatrice a saetta sulla fronte non ha nulla questo romanzo; qualcosa del grande regista fantasy nascosto qua e la' c'è (e a quanto pare a maggior ragione! Visto che si è accaparrato i diritti per la trasposizione cinematografica del libro); ma la cosa fondamentale che mi ha fatto amare questo romanzo è la sua singolarità rispetto ad altri scritti di cui siamo ultimamente abituati ad avere a che fare.

Ransom Riggs racconta una favola nera, dai contorni lugubri e con piccoli accenni romantici, di Jacob, un ragazzino rimasto affascinato dalle storie raccapriccianti, spaventose e curiose del nonno, e colpito irrimediabilmente dalla morte dello stesso in circostanze strane e al limite del credibile. Decide così di dare ascolto alle ultime parole del vecchio per incamminarsi in un'avventura al di la' dell'oceano per andare alla ricerca della verità; chi sono i bambini speciali di cui il nonno gli ha da sempre mostrato le foto in bianco e nero? Chi è l'Uccello? Chi sono i mostri dai quali deve fare attenzione? E cosa nasconde quella casa ormai diroccata nascosta da un bosco impenetrabile? 

A questi interrogativi giungiamo noi lettori insieme a Jacob, grazie alla scrittura semplice, concisa, ma nonostante ciò ricca di particolari dello stesso Riggs, capace di mescolare lettere ad immagini; foto anticate, particolari e a tratti inquietanti, infatti, accompagnano la lettura e l'immaginazione.

Il finale è quasi aperto; in effetti, è appena stato pubblicato il volume che prosegue le avventure e le peripezie del piccolo Jabob, “Hollow City, il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine”, sicuramente da non perdere!


Consigliato a: chiunque ami l'ambientazione delle vecchie favole raccontate davanti al caminetto accesso, dai toni lugubri e terrorizzanti.

Citazione: “E tu?”
“Io?” Si strinse nelle spalle. “ Da un bel pezzo non mi sforzo più di capire mio padre.”
“E' una cosa triste. Non ti interessava?”
“All'inizio sì, poi non più.”
Non mi piaceva la piega che stava prendendo la conversazione, ma proseguii lo stesso. “Perchè no?”
“Quando qualcuno si rifiuta di farti entrare, a un certo punto smetti di bussare. Capisci il senso?”

1 commento:

  1. Ciao, io faccio parte di quella fetta di web che l'ha amato *-*
    Ma solo a me alcuni passaggi sembravano poco chiari (sarà che l'ho letto divorandolo a tal punto da non soffermarmi) ?
    Attendo con ansia il secondo e il terzo libro e li comprerò sicuramente!
    La recensione sul mio piccolo blog, se ti interessa, la trovi qui > Raggy - Recensione de La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, mi scuso per l'eventuale spam insesiderato...
    Rainy

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