lunedì 23 settembre 2013

Orchidee nere - Rex Stout

Orchidee nere, Rex Stout. 2012, Beat (collana GialloBeat). 224 pagine.

Nero Wolfe mi è arrivato in un pacchetto, in un giorno inaspettato. Un regalo di Federico, per il mio compleanno.
Avevo intenzione di avvicinarmi a Rex Stout (creatore dell'investigatore privato un po' burbero e sofisticato e sì, anche grasso) da un bel po' e grazie a questa sorpresa ci sono riuscita!
Il volume raccoglie due indagini di Nero Wolfe. Sono racconti lunghi che si dipanano in pochi giorni. Interessante è anche la prefazione di un maestro del giallo italiano, Carlo Lucarelli, che ha incontrato il “suo” Nero Wolfe un giorno, per le vie di Bologna.

A prima vista sembra di trovarsi accanto al grande Hercule Poirot, ma ci si rende conto da subito che qualcosa è diverso; Rex Stout è un Agatha Christie in pantaloni, che sceglie la metropoli di New York per ambientare le sue storie, con un pizzico di spensieratezza e di ironia maschile in più, sicuramente.

Nero Wolfe è un uomo di corporatura possente, amante del buon cibo (se vi capitasse mai di sedervi alla sua tavola, ricordate di non parlare mai di lavoro; è bandito ogni argomento, fuorchè il cibo) e della buona birra; evita di incamminarsi per le vie trafficate della città e preferisce accudire le sue orchidee nel suo palazzo in arenaria situato al 918 della 35esima strada. Nero Wolfe è misogino, guarda con supponenza il resto dell'umanità, è pessimista ed egocentrico. Uno dei pochi che sa trattare con lui è Archie Goodwin, il suo fedele braccio destro. E' lui che si destreggia per New York a caccia di indizi, che sfrutta il suo savoir-faire per prendere appuntamenti e incontrare persone a conoscenza dei fatti su cui si investiga.

I racconti che troviamo racchiusi in questo libro sono due; il primo, “Orchidee nere”, vede un raro caso in cui l'investigatore, senza nemmeno troppa fatica, si solleva dalla sua poltrona preferita per raggiungere il palazzo in cui è in corso una esposizione floreale, che vede come “pezzo forte” la mostra di un ibrido di orchidee, nere. E' questo il luogo in cui avverrà l'omicidio di un giardiniere, Harry Gould, inspiegabile e impossibile, a prima vista. L'investigatore farà di tutto per risolverlo, anche perdere dignità davanti ad un altro esperto nell'arte del giardinaggio, e chiudendosi in una camera a gas.
La seconda indagine, “Cordialmente invitati ad incontrare la morte”, vede protagonista Bess Huddleston, famosa organizzatrice di ricevimenti per ricchi, che trova la morte a causa di un avvelenamento per tetano. In apparenza potrebbe sembrare un decesso accidentale, ma grazie all'aiuto di un gorilla (sì, avete letto bene. Un gorilla!) Nero Wolfe riuscirà a svelare anche questo mistero.

Consigliato a: tutti gli amanti del giallo classico, di personaggi come Maigret, Miss Marple e Poirot, trapiantati in America.

Citazione: "Temo di essere debole" disse in tono di scusa. "Ho mangiato solo una mela a colazione e da allora non ho messo altro sotto i denti".
Aveva detto l'unica cosa al mondo che poteva impedire a Wolfe di dire a lui di rivolgersi alla polizia e a me di sbatterlo fuori. Esiste un solo tipo d'uomo che non viene mai messo alla porta in casa nostra: quello con lo stomaco vuoto.



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