mercoledì 6 settembre 2017

Passenger – Alexandra Bracken

Avete presente quando non vedete l'ora di leggere un libro che avete sentito osannare da tutto il mondo?
Ecco, io poco tempo fa ero in questa situazione. Volevo DANNATAMENTE leggere “Passenger” perché ne avevo sentito tessere le lodi sui vari social, quindi chi ero io per esimermi da questa lettura? Ecco appunto.

L'ho letto. L'ho letto con un carico di aspettative esageratamente esagerate e, come è ovvio che sia in questi casi, sono rimasta delusa. Me lo dico sempre “Vè, sii cauta, non aspettarti troppo da questo libro perché può capitare che alla fine non ti piaccia e tu ci rimani male” e come al solito non mi ascolto mai.

Se non si è ancora capito, queste poche righe sono uno sfogo contro un libro che mi ha illusa.
Mi ha illusa per la sua copertina meravigliosa. Mi ha illusa con recensioni fantasmagoriche. Mi ha illusa con la promessa di una storia di viaggi nel tempo. E io come una stupida ci sono cascata.

La trama fa venire subito voglia di leggere questo libro. E come darle torto? Si parla di una ragazzina che tutto a un tratto viene catapultata indietro nei secoli e che ha la capacità di viaggiare nel tempo; capacità che dovrà sfruttare per ritrovare un oggetto misterioso e potente.
Suvvia è affascinante (soprattutto per una come me amante di Doctor Who).
Peccato che non sia proprio tutto così elettrizzante come sulla carta.
Sì, l'idea alla base del libro è questa, ed è buonissima, ma lo sviluppo è terrificante! E vi spiego subito perché.

Punto primo: NON SUCCEDE ASSOLUTAMENTE NIENTE. Cioè, le pagine scorrono e non succede niente, a parte verso la fine. Dove sta il divertimento dei viaggi nel tempo? Lo scoprire nuove culture e nuove epoche? È tutto piatto. Considerando anche il fatto che l'autrice non si è sforzata nemmeno lontanamente di contestualizzare in modo decente e pertinente i passaggi nelle varie periodi storici.

Per non parlare dello stile. Troppo ampolloso, troppo descrittivo, che, per carità, le descrizioni sono belle se utili al fine della storia, ma qui c'è tutto fuorché una seppur minima utilità. Sembra quasi che l'autrice usi le descrizioni per allungare un brodo già di per sé troppo lungo e per creare capitoli infiniti.

Ed infine, spiegatemi come fa a funzionare un libro in cui la protagonista è dannatamente antipatica. Una ragazza insopportabile. Viziata. Egoista.
In generale, devo dire che non ho stretto nessun rapporto empatico con nessun personaggio del libro. Li ho trovati tutti abbastanza ovvi, scialbi e piatti. Niente di nuovo sul fronte occidentale, insomma.

Tutto questo per dirvi che, se non vedete l'ora di leggere qualcosa che abbia a che fare con misteri da risolvere, viaggi nel tempo e personaggi eroici, sicuramente NON LEGGETE “Passenger”.

Passo e chiudo.

2 commenti:

  1. Ciao, nuova follower; complimenti per il blog e le recensioni; qui la mia ultima recensione: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/09/recensione-noi-siamo-tutto-nicola-yoon.html

    se ti va ti aspetto da me come lettore fisso; trovi il blog anche su instagram come: ioamoilibrieleserietv

    grazie

    RispondiElimina
  2. Ciao, sono diventata una lettrice fissa, spero passerai da me Se fosse per sempre a ricambiare.
    Un bacio, Ale

    RispondiElimina

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