sabato 2 settembre 2017

Le sorelle - Claire Douglas

Qualcuno diceva che ci sono due cose nella vita a cui non saremo mai preparati: i gemelli. Ed è realmente così. Solo chi condivide il grembo materno in maniera così perfetta, così simbiotica, così speculare, sa a cosa potrebbe andare incontro. E quando viene a mancare quella metà di dna, il mondo, crolla.

Abi è una trentenne che ha appena vissuto quel momento. Preda dei sensi di colpa per la perdita improvvisa della gemella, una morte che non doveva accadere, non doveva travolgere la loro vita così improvvisamente e soprattutto, non doveva essere Abi a tirare le fila del destino di Lucy. 
Ma è stato davvero così?

Nel thriller psicologico di Claire Douglas, “Le sorelle”, tutto sembra il contrario di tutto, o il coronamento della perfezione, proprio come lo sono in realtà tutti i fratelli gemelli. Di coppie identiche qui ne ritroviamo due: Abi e Lucy, Bea e Ben. Diametralmente in sintonia, provano l’uno per l’altro quel tipo di legame che nessuno, a parte loro, potrebbe mai provare in tutta la propria esistenza.

Abi rivede la sorella defunta ovunque. Quel caschetto biondo la perseguita, come iniziano a prendersi gioco di lei messaggi lasciati sul profilo facebook della stessa o un mazzo di fiori firmati dalla sua metà perduta. E nemmeno la nuova vita nella casa extralusso dei due fratelli B. riesce a rimetterla in piedi. Le coincidenze e i misteri sono troppi, per cui venirne a capo. E se non ci si può fidare nemmeno di un’amica, una nuova, straordinaria amica, pazzescamente simile alla sorella, come si può sopravvivere?

Abi si sente scoppiare. Non può esistere una vita senza la sorella. E si ripete come un mantra le solite, identiche parole:

“Non so come fare a essere me, senza te.”

E allora forse l’unica appiglio è scoprire cosa è successo veramente a Lucy quella tragica notte; e cosa in realtà nascondono i suoi nuovi amici-ospiti, troppo perfetti, troppo felici, per essere reali. Solo allora Abi potrà trovare la consapevolezza giusta per seguire davvero il consiglio migliore mai datole:

“Devi smetterla di cercare qualcuno che ti salvi. È una cosa che soltanto tu puoi fare.”

Due metà della mela separate, distrutte, ma forse, solo alla fine, capaci di ricongiungersi per non abbandonarsi mai. Nemmeno dopo la morte.

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