lunedì 21 maggio 2018

Salvare le ossa - Jesmyn Ward

“Salvare le ossa”, dice il titolo del romanzo di Jesmyn Ward, edito NNEditore, primo volume della Trilogia di Bois Sauvage. A fine lettura però, il mio scheletro ha subito una fine lenta e drammatica, si è spezzato, e a ricomporlo ci vorrà del tempo.

Sì, perché il romanzo vincitore del Nazional Book Award del 2011 è tremendo e furioso, una volta entrato in noi, spazza via tutto, come l’uragano Katrina, deus ex machina di tutta la vicenda, uno dei più devastanti fenomeni atmosferici che ha portato alla morte e alla distruzione famiglie americane come quella di Esch.

Esch è la protagonista di questa storia, è la Penelope di un Omero americano che tesse le vicende della povertà e del mondo maschile in cui si è ritrovata a vivere. Attorno a lei infatti ruotano solo figure di uomini dalla caratterizzazione forte e dominante, e lei non può che prenderne esempio.
Claude è il padre rimasto vedovo, dedito all’alcool e alla violenza. Randall è una promessa del basket. Skeetah è il fratello che ha conosciuto l’amore solo in forma animale e che rivede negli occhi del suo pitbull China. Junior è il piccolo di casa: la sua nascita ha portato alla morte della madre; lui è il bambino ancora smaliziato e dall’animo dolce e curioso.

Esch si barcamena in un ambiente per lei quasi mitologico, unica donna in un mondo di uomini; è una moderna Medea, quindicenne, che scopre di aspettare un bambino dal suo novello Giasone, ovvero l’amico Manny. Per Esch lui è tutto.

Io sento un movimento dietro il seno, come se qualcuno avesse aperto una canna dell'acqua al massimo, e l'acqua riscaldata dal calore estivo schizzasse fuori dalla pompa, bruciandomi. È amore, e fa male.

Ma la ragazza scopre presto di non trovarsi in un mondo perfetto: infatti per Manny lei non è l’amore che tutti ricercano ma semplicemente un incontro casuale tra le foglie della Fossa, la casa della famiglia di Esch e le zone limitrofe del Mississippi in cui tutto è ambientato. Lui come Giasone sarà l’emblema del tradimento, non solo in amore ma forse soprattutto in amicizia.

“Salvare le ossa” è il romanzo dell’amore rincorso perché il tempo è breve, è scandito dall’arrivo di Katrina che non permette di programmare e di prevedere un futuro. È il romanzo della crescita, della consapevolezza e delle scelte. L’atmosfera incalzante che pervade le vicende narrate permette al lettore di addentrarsi sempre più velocemente nella storia, quasi per timore di non avere più tempo a disposizione.

Tempo per affrontare l’immenso seme che sta crescendo nel ventre di Esch.
Tempo per correre dietro a Skeetah alla ricerca di China e per vederlo trionfare nelle sue lotte tra cani.
Tempo per vedere crescere il piccolo Junior perennemente sulle spalle del fratello Randall, suo padre acquisito, poiché un papà, lui, praticamente non l’ha mai avuto.

“Salvare le ossa” è il romanzo del tempo.
Che viene fermato solo dall’arrivo dell’uragano Katrina.
Unico fattore capace di rimettere in gioco le sorti di questa difficile, complicata, splendida famiglia americana.
E siamo solo all’inizio…

1 commento:

  1. Un libro che mi ha colpito molto e che mi ha fatto molto male. Una scrittura che va dritta al punto e che per questo mi è piaciuta molto. Attendo il secondo con impazienza!

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