lunedì 31 agosto 2015

La pietà dell'acqua - Antonio Fusco

La pietà dell'acqua, Antonio Fusco. Giunti, 2015. 400 pagine.

Il bisogno di verità. Della verità celata dalla menzogna storica. E' questo quello che il commissario Casabona tenta di svelare nella nuova indagine firmata Antonio Fusco, "La pietà dell'acqua"
La scenografia di questo noir italiano è presto svelata: sulle colline toscane limitrofe a Valdenza, in un ferragosto dove il caldo è infuocato e non lascia pace a nessuno, viene trovato il corpo di un uomo ucciso con una revolverata alla nuca. 
Forse un'esecuzione?


Il luogo, platea dell'omicidio, non è nuovo a chi conosce quelle zone, infatti è da tutti conosciuto come “il castagno dell'impiccato”.
A cercare di carpire il mistero dell'uccisione, viene chiamato il commissario Casabona, di fretta e furia appena rientrato dalle sue vacanze, dopo una furente lite con la moglie. A poche ore dall'inizio delle indagini, il caso passa inspiegabilmente alla direzione antimafia e sottratto al commissario della Mobile. 
Ma le stranezze non finiscono qui!

Nella stessa zona in cui si è consumato il cruento omicidio, a seguito di opere di manutenzione, viene svuotata una diga la cui costruzione risale ormai al dopoguerra. E la scoperta è emozionante: dalle acque del lago Bali riemerge il vecchio borgo fantasma di Torre Ghibellina, dove tutto sembra essersi congelato al tempo della sua nascita. Le vecchie case in pietra, il cimitero. E la strage nazista avvenuta proprio in quel paese.
Nonostante ciò, è festa grande in paese; l'area si arricchisce di turisti da tutta Europa e proprio durante questo evento, il commissario Casabona si imbatte casualmente in una attraente, quanto misteriosa, giornalista francese, Monique. 
E l'apparenza, ancora una volta, è fonte di inganno!
La donna in realtà sta indagando segretamente sul misterioso dossier, Case 178, ricomparso dopo anni di oblio, riguardante quella strage di innocenti.

Cosa deve essere ricordato? E cosa dimenticato? Quando l'oblio vince sulla giustizia? Antonio Fusco con il suo romanzo riuscirà a rispondere a queste domande. Appassionante e profondo, La pietà dell'acqua non è il classico giallo all'italiana. Qui c'è compassione e dolore. C'è segreto e convenienza politica. C'è giustizia. Dopo troppi anni. 

Consigliato a: chi ama i vecchi enigmi, quei misteri storici che sono stati (volutamente?) dimenticati; chi vuole vivere un'avventura all'insegna del giallo immerso nella bella Italia; chi non ha paura di sporcarsi le mani facendo risorgere oscurità celate da troppo tempo .

Citazione: “Quello che conta veramente, diceva, è come si muore: in piedi o in ginocchio. Questo dipende da come hai vissuto la tua vita: se hai preferito il confortante abbraccio della menzogna oppure hai cercato la verità. Oltre le apparenze e le convenienze. La menzogna è rassicurante e con il tempo si fa dimenticare.
La verità, invece, è rivoluzionaria. Se ci si abitua non basta mai. La cerchi dappertutto, senza chiederti quanto forte sarà la collera di chi l’ha nascosta dove tu l’hai scovata. L’amore per la verità ti fa diventare ladro delle debolezze altrui. Ti insegna a vedere al di là di ciò che è opportuno. Non si dovrebbe mai abusare della verità. Anche di troppa verità si può morire. Come stava per accadere a lui”.

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