fui arrestato a Milano,
e condotto a Santa Margherita. Erano le tre pomeridiane. Mi si fece un
lungo interrogatorio per tutto quel giorno e per altri ancora. Ma di ciò
non dirò nulla. Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e
dignitosamente risoluto di tenerle broncio, lascio la politica ov'ella
sta, e parlo d'altro.
Alle nove della sera di quel povero venerdì, l'attuario mi consegnò al
custode, e questi, condottomi nella stanza a me destinata, si fece da me
rimettere con gentile invito, per restituirmeli a tempo debito,
orologio, denaro, e ogni altra cosa ch'io avessi in tasca, e m'augurò
rispettosamente la buona notte."
(Le mie prigioni - Silvio Pellico)
giovedì 31 gennaio 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Cosa stai cercando?
Se sei una casa editrice puoi contattarci qui:
0 commenti:
Posta un commento