Incantesimo, Rachel Hawkins. Newton
Compton Editori, 2015. 253 pagine, 9.90 euro.
Voto: 8 ½
C’è stato un tempo in cui da
bambina, a causa anche dei vari programmi adolescenziali in
televisione, desideravo arricciare il naso e compiere prodigi; ci ho
provato, indiscutibilmente troppe volte, senza alcun risultato. Poi
ho atteso la mia lettera da Hogwarts: e lì è andata decisamente
peggio. Sono ancora qui, a ventisette anni, ad osservare il cielo, a
sbirciare tra il buio del mio camino, in attesa di una civetta
portatrice di buone nuove. Sto quasi per perdere la speranza. Quindi
continuo a leggere volentieri romanzi che trattano quel mondo magico,
fatato, di cui ho sempre desiderato fare parte.
E’ così che ho incominciato con
“Incantesimo” di Rachel Hawkins: lasciatemi immaginare
che vita sarebbe potuta essere la mia se fossi nata prodigium!
A Sophie Mercer è andata proprio così: una strega sedicenne che
ancora non sa come sopravvivere in un mondo in cui la magia è
additata come se ci trovassimo ancora nel Medioevo. In un’ipotetica
altra dimensione fantastica, Sophie sarebbe stata il mio alterego. E’
buffa, sarcastica, maldestra; ed è proprio per quest’ultima
sua peculiare caratteristica che si ritrova obbligata a cambiare,
insieme alla madre, città e scuola (forse avrebbe dovuto evitare di
inscenare un sequel di Carrie, lo sguardo di Satana durante il
suo ultimo ballo scolastico; ma è un dettaglio questo). Tutti i
posti le sono stretti, fino a quando non approda alla Hecate Hall,
una struttura dedicata ai Prodigium, ovvero: fate, streghe,
stregoni, mutaforma, licantropi e vampiri.
Sophie inizia a fare i conti con i
propri poteri e tenta di tenerli a bada, mentre segue lezioni
improponibili sui roghi dell’anno mille, si dedica a chiacchiere
notturne con la sua compagna di stanza vampira, Jenna, e frequenta
lezioni di difesa scontrandosi ripetutamente con Archer Cross, il
ragazzo stregone più bello della scuola. Ma fosse così semplice la
vita da studentessa per lei!
Infatti, nelle notti silenziose
accadono fatti crudeli: alcune ragazze che fanno parte dell’unica
congrega di streghe oscure della scuola, vengono
misteriosamente attaccate da un essere che le dissangua e lascia
solamente due fori sul collo, come un marchio. Ovviamente come capro
espiatorio viene additata proprio Jenna, quella che è diventata la
migliore amica di Sophie, tra tutti gli esseri strani della scuola.
Ma la soluzione dell'enigma non è così semplice.
E Sophie deve districarsi tra
lambiccamenti per poter scagionare Jenna e trovare il colpevole di
quel mistero, il tenere a bada un fantasma vestito di verde che sta
per diventare il suo nuovo insegnante speciale notturno, e il
costante terrore di rimanere anch’essa vittima dello stesso
sconosciuto o peggio, dell’Occhio di Dio, un’alleanza di
cacciatori di esseri potenti, che ha sede in Italia.
Rachel Hawkins è una di quegli
scrittori che ti fanno arrivare alla fine di un capitolo e che,
nonostante tu sia stanca e gli occhi non hanno più la forza di
leggere un’altra riga, ti incatena alla lettura e ti fa proseguire,
perché la curiosità sulla sorte dei personaggi principali è troppo
suadente ed invitante. Inutile dire che lo stile è incalzante,
seppur semplice, scorrevole e indubbiamente l’ironia che
attribuisce alla protagonista del romanzo é criterio peculiare che
rende piacevole la lettura.
“Incantesimo” è il primo romanzo
che compone la Prodigium Trilogy; il secondo volume,
“Maleficio” (Newton Compton Editori – 283 pagine - €
14.90), si trova già in tutte le librerie.
Consigliato a: chiunque desideri
avere una bacchetta magica e compiere meraviglie.
Citazione: "Stavo solo riflettendo. Cavolo, Sophie, è soltanto il tuo primo giorno e sei già diventata amica dell'emarginata della scuola, hai fatto arrabbiare le ragazze più popolari della Hecate e ti sei presa una cotta niente male per il ragazzo più carino. Se riesci a farti mettere in punizione entro domani diventerai una specie di leggenda."
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