Trollhunters, Guillermo del Toro e Daniel Kraus. DeAgostini, 2015. 349 pagine, 14,90 euro.
Voto: 8/10
Cosa succede quando fantasy e horror si sposano? “Trollhunters” di Guillermo del Toro e Daniel Kraus è la risposta. Un romanzo per giovani che non hanno paura di afferrare una spada e combattere eserciti di troll spaventosi.
Jim Jr. e il suo amico un po' sfigatello Tub sono i protagonisti della storia; come in un “moderno It”, toccherà a loro dare la caccia al mostro spaventoso che nel 1969 ha disseminato la California con quella conosciuta come “epidemia dei cartoni del latte”. Bambini persi, smarriti, mai più trovati. E un'ombra agghiacciante come unica presenza dopo la loro scomparsa. Anche lo zio di Jim, Jack Sturges, è rimasto vittima di quelle aggressioni.
Ma Jim e Tub non saranno soli: ad affiancarli conosceremo Blinky, un troll maschio buono, che ha otto occhi ma è praticamente cieco e parla come un vecchio libro stampato e britannico; e poi ARRRGH!!!, con i tre punti esclamativi finali, una gigantesca troll femmina dalla pelliccia morbidissima. E i nostri eroi seguiranno la guida di un cavaliere senza macchia e senza paura, che Jim conoscerà bene...
La costruzione del ponte di Killaheed, una rappresentazione un po' particolare di Romeo e Giulietta e una cotta adolescenziale per la strana Claire, saranno lo sfondo perfetto per questa avventura!
“Fico”
“No” replicò lui. “Non è fico. E' il peggiore dei fardelli. Prima che ti ci ritrovi in mezzo, desidererai di essere nato con un nome diverso. Desidererai di svegliarti e di essere una persona diversa. Che c'è di male ad essere guerrieri? I guerrieri vanno in guerra. E la guerra non è divertente. La guerra è sanguinaria. Spacca le ossa e squarcia la carne. Cose che erano vive muoiono, e a volte sei tu che devi bruciarne i resti. E quando se ne vanno, Jim, non lo fanno in silenzio. Emettono suoni. Per il resto della tua vita, quando cercherai di dormire, quelli saranno i suoni che ti terranno sveglio”.
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