Le belle Cece, Andrea Vitali. Garzanti, 2015. 224 pagine, 16,40 euro.
Voto: 8
Bellano 1936. Un paesaggio da sogno fa da sfondo a personaggi abilmente tratteggiati e dai nomi assurdamente perfetti.
Abbiamo il Commissario Maccadò che incarna la giustizia dell'arma dei carabinieri. Fulvio Semola, segretario del Partito che vuole a tutti i costi celebrare degnamente la nascita dell'Impero. E poi il Dulcineo, sottocapo di manipolo un po' troppo femminile, con il suo attendente nero dalle “grandi” e comprovate doti. Eudilio Malversati, il personaggio più schifoso, pomposo e odioso di sempre. Ed infine come non citare le belle Cece dalle quali il libro prende il titolo, madre e figlia, suocera e moglie del Malversati, Orbella e Verzetta, brave intrattenitrici di uomini soli.
Un giallo sconvolge la pace del paesino. Sono state ritrovate delle mutande cifrate. Di chi sono? Perché sono state trovate nelle tasche di alcuni tra i personaggi più altolocati di Bellano? Il fido Maccadò riuscirà a venire a capo dell'inghippo?
Un romanzo divertente dai tratti noir e del classico giallo. Una lettura piacevole e famelica (complice anche la presentazione del libro da parte dell'autore svoltasi qualche settimana fa a Vigevano).
“Due donne sole, maresciallo, cosa possono fare se non sopravvivere ricorrendo a qualche piccola menzogna?”
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