La bambina con la neve tra i
capelli, Ninni Schulman. 2012, Sperling Paperback, 372 pagine.
Quando non si sa
cosa leggere e si ha poco tempo, per esempio un paio di giorni, un
weekend di relax, ciò che consiglio sempre io è un buon giallo; mi
è capitato tra le mani proprio l'altro giorno questo libretto che
avevo acquistato lo scorso anno. La copertina non è niente male, una
bambina bellissima, bionda, occhi di ghiaccio, a fissarmi; certo,
l'immagine associata alle poche righe di trama sulla quarta di
copertina, non rende proprio tranquilli. Mi sono buttata e l'ho
incominciato.
Siamo in Svezia, in
un piccolo paese dove tutti si conoscono, dove quando scende troppa
neve e si sa che quel tizio è via per lavoro, il vicino di casa si
alza di buon ora ben coperto e va a spalare il vialetto dell'amico;
in quel paesino, dicevo, ritorna un “figliol prodigo”: è
Magdalena, giornalista, con un divorzio alle spalle e un bambino di
sei anni a carico. Credeva di poter stare lontana dai crimini, dalla
cronaca nera che tante ore le hanno portato via quando si trovava a
Stoccolma e invece...
Proprio ad Hagfors
succede l'impensabile. La sera dell'ultimo giorno dell'anno una
ragazza, Hedda, scompare; le ricerche compiute dalle forze
dell'ordine non danno risultati fino a quando un giorno viene
ritrovato il corpo di una adolescente, nuda, in uno scantinato,
uccisa da un colpo di arma da fuoco. Non è Hedda. Di Hedda non vi è
traccia. E non si conosce nemmeno l'identità della vittima.
La neve copre i
suoni, i rumori, copre le tracce; e come se non bastasse, la denuncia
di un bordello nel paese che avvicina a se' la gente più
impensabile, sconvolge la popolazione. Magdalena si interessa ad
entrambi i casi, così tanto distinti da essere forse anche
collegati.
E' un giallo
appassionante, questo romanzo di Ninni Schulman, scrittrice e
giornalista che trova il suo “fondamento” per scrivere proprio
una storia di cronaca vera; lo stile è diretto, a volte anche molto
violento, e deve essere così, altrimenti il lettore non riuscirebbe
a lasciarsi coinvolgere totalmente dal caso. E' vero, ci sono fatti e
piccoli particolari che riguardano soprattutto la vita privata dei
personaggi, che alla fine non “tornano” molto, ma è anche il
primo libro, immagino, di una serie di romanzi in cui ritroveremo
alcuni dei protagonisti di “La bambina con la neve tra i capelli”,
e la mia speranza è proprio quella che la scrittrice mi sciolga ogni
dubbio a riguardo negli altri volumi.
Consigliato a:
gli amanti dei gialli, in particolare di quelli svedesi; a chi ha
poco tempo da dedicare alla lettura; a chi sceglie di rintanarsi
sotto alle coperte con un buon libro, attendendo che il freddo fuori
dalla finestra scemi.
Citazione:
“La neve e il ghiaccio si erano ammassati sia sul cardine inferiore
sia sotto la porta della cantina, e ora era impossibile richiuderla.
Imprecò a denti
stretti cercando di liberarla con la pala.
Quando infine si
arrese rimaneva ancora una fessura di dieci centimetri. Con un certo
fastidio si accorse anche di avere il petto e le maniche della giacca
imbrattati di sangue.
Coprì con la neve
le macchie davanti alla casa, poi raccolse i vestiti. Quanto alla
striscia rosso chiaro che correva fino alla porta della cantina, non
ebbe il tempo di rimediare. In ogni caso ce l'aveva fatta, pensò
mentre si precipitava verso l'auto.
Era finita”.
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