fu arrestata a Boston nel 1942 per aver ferito un uomo,
in un cinema. Ciò avvenne poco dopo l'attacco giapponese contro Pearl
Harbor e la gente era, allora, molto tollerante nei confronti dei
militari – poiché tutti, d'un tratto, eran andati soldati – ma Jenny
Fields, dal canto suo, era decisa di non tollerare il comportamento
degli uomini in genere e in specie dei soldati. In quel cinema le era
toccato cambiar posto tre volte, ma il soldato
si spostava anche lui, standole sempre più addosso. Quando Jenny venne a
trovarsi dietro una stupida colonna che quasi le impediva di vedere lo
schermo, decise che non ci sarebbe mossa una quarta volta. Il soldato si
spostò di nuovo e venne a sederle accanto.
Jenny aveva ventidue anni. Aveva piantato l'università senza neanche finire il primo anno, però aveva portato a termine la scuola da infermiera, e far questo mestiere le piaceva. Era una giovane donna
di corporatura atletica, dalle guance sempre colorite; aveva i capelli
bruni, lucenti, e una camminata che sua madre diceva mascolina: faceva
oscillare le braccia; fianchi e sedere erano tanto snelli che, da
dietro, sembrava un giovanotto. I seni – secondo lei – erano troppo
grossi; Jenny pensava che, ostentando un tal petto, poteva passare per
"una donna facile e dappoco."
sabato 2 marzo 2013
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