Alice
nel paese della Vaporità, Francesco Dimitri. 2012, TEA, 280 pagine.
Conoscete
la storia di Alice nel paese delle meraviglie? Una bambina
biondina dalla lacrima facile e dai consigli mai seguiti? Con
quell'adorabile coniglietto bianco che le gironzola sempre attorno?
Benissimo. Dimenticatela. L'Alice di Francesco Dimitri
è una condottiera nata, da sempre.
Lei
è un'antropologa ventinovenne che vive da quando ha sei anni in una
Londra vittoriana completamente stravolta e mai esistita, dove
l'amore per il progresso e per la tecnologia a vapore va di pari
passo al degrado causato da esso ai limiti della città stessa.
Infatti, dietro ad un alto muro separatore, accanto alla Londra
fatiscente, esiste la Steamland, una terra di nessuno, dove
regna sovrana una scoria del vapore utilizzato come combustibile
delle macchine tecnologiche londinesi. E attorno a questa sostanza
fantastica, quasi un piccolo labile ricordo dell'Ubik Dickiniano,
vive la sua avventura la nostra protagonista.
Alice
si trova da troppo tempo in quella città noiosa che non le regala
nulla di sorprendente, ed è per questo motivo che un giorno decide
di armarsi di latte, Zavorra (sostanza che combatte le percezioni
stranianti dovute alla Vaporità) e poche altre cibarie e di
lanciarsi da una mongolfiera per attraversare la Steamland. Ma lì
non è il mondo che tutti potrebbero immaginare, Carrolliano; lì è
deserto, è nebbia fitta, è il luogo delle strane creature mutate
dalla Vaporità stessa. La protagonista però non farà fatica ad
ambientarsi, grazie al Diavolo dei crocicchi (uno Stregatto
un po' particolare) e a Zap, un ragazzo-castoro perso
nelle sue visioni. Peccato che, quando tutti i personaggi di quel
luogo misterioso e affascinante iniziano ad amarla, Alice scopre di
essere perseguitata dall'enorme, mostruoso, terrificante Coniglio
Bianco, al servizio della perfida Regina di cuori.
E
non ci sarà paura, dispiacere, lacrime a fermare l'indole combattiva
di Alice, che come in una eterna lotta tra Bene e Male, prenderà in
pugno il suo coraggio e la sua capacità di cavalcare la
Vaporità per raggiungere la fine della sua ricerca vitale, e
della guerra stessa.
Francesco
Dimitri con uno stile incalzante che fa macinare pagine e pagine
senza nemmeno accorgersene, rende possibile il colossale effetto
straniante di cui è ricco il racconto di Alice; il lettore ascolta
con lei i passi dei suoi inseguitori durante la notte, gli odori
della nebbia e del cibo disgustoso che è costretta a mangiare,
insomma, il lettore vive con la protagonista stessa.
Ma
cosa succederebbe se fino ad ora io vi abbia raccontato solo un
Aspetto della storia? Cosa pensereste se aggiungessi ora un
personaggio, Ben, emblema di tutti i lettori di Alice? Vi ho
preso in giro fino alla fine?
No. Sono solo sotto l'effetto della Vaporità; uno stato d'essere diverso e variabile per ognuno di quelli che avranno il coraggio di cavalcarla.
No. Sono solo sotto l'effetto della Vaporità; uno stato d'essere diverso e variabile per ognuno di quelli che avranno il coraggio di cavalcarla.
E
voi, cosa aspettate a farlo?
Consigliato
a: chi è stufo della favola di
Carroll e vuole condirla con un po' di pepe e trasgressione.
Citazione:
“Quasi duemila anni, e
ricordo ancora il dolore sulla guancia, il rumore dello schiaffo.
Strana cosa, la nostalgia; si volge al passato, ma non passa mai”.
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