La profezia dell’Armadillo, Zerocalcare. 2012, Bao Publishing. 143
pagine a colori.
“Sono le due di notte, quindi l’ora di cena”. Se la vostra
anima nerd ha avuto un sussulto dopo questo incipit de La profezia
dell’Armadillo, l’esordio di Zerocalcare per la Bao Publishing è l’opera che fa
per voi. Parliamo di un volume che ha spopolato nelle librerie nel 2012 e
continua a farlo a suon di ristampe, con buone ragioni. Si tratta di una serie di storie brevi a
fumetti, ma tutte collegate tra loro, che narrano la vita attuale e passata di
Calcare, tipico nerd alla soglia dei trent’anni.
Un’opera divertentissima quella di Zerocalcare, ma anche
profonda per gli interrogativi che pone, soprattutto quelli che inevitabilmente
ci pervadono davanti alla morte. La trama infatti è tutta incentrata sulla
prematura scomparsa di una vecchia amica di gioventù del protagonista, Camille.
Di fronte a questo lutto improvviso e inaspettato, Calcare si sente impotente e
non ha nemmeno il pretesto emotivo di una morte violenta dovuta a qualcuno (il
riferimento ai fatti di Genova del G8 è chiaro e disegnato): con chi
prendersela? A chi addossare la colpa stavolta? Come reagire?
Durante tutto il libro, Calcare è accompagnato da un amico
immaginario che ha le sembianze di un armadillo: facilita la comprensione dei
suoi stessi pensieri e dispensa consigli in sintonia con quello che pensa
Calcare, quindi quasi sempre essi sono pessimi. La sintesi sta tutta nella
significato che il protagonista dà alla profezia dell’armadillo: “Qualsiasi
previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati
per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e
rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen”.
La profezia dell’Armadillo riesce ad appassionare almeno due generazioni: quelle cresciute negli
anni Ottanta e quelle cresciute nei Novanta. Le piccole storie compongono un
racconto lungo, divertente, ma anche malinconico e molto poetico. Vi farà
ridere (anche in luoghi pubblici o sul bus, dove vi sorprenderanno con il
sorriso stampato in faccia) e piangere allo stesso tempo. E’ una storia sulla
perdita del tempo, sulle occasioni mancate e le decisioni perennemente rimandate
fino a quando di tempo non ce ne è più. Il Guardiano del tempismo, insieme
all’Armadillo, è l’altro personaggio immaginario protagonista della storia. E
il nome dice tutto.
L’autore ha anche un blog dove ogni lunedì pubblica storie
inedite e spassosissime. Lo trovate qui: http://www.zerocalcare.it/
Consigliato a: ventenni, trentenni e quarantenni. Anche se
non si è appassionati di fumetti, l’opera di Zerocalcare va letta e gustata
fino in fondo. Long live and
prosper, Zerocalcare
Citazione: Camille: “Aspetta ti faccio sentire la canzone
con cui sto in fissa”. Armadillo: “Fermala Calcare! Fermala! Sedici anni +
periodo di addii + rottura col ragazzo + anno Duemila = Laura Pausini. Sicuro come la morte”.
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