Avete presente quando non
vedete l'ora di leggere un libro che avete sentito osannare da tutto
il mondo?
Ecco, io poco tempo fa ero
in questa situazione. Volevo DANNATAMENTE leggere “Passenger”
perché ne avevo sentito tessere
le lodi sui vari social, quindi chi ero io per esimermi da questa
lettura? Ecco appunto.
L'ho
letto. L'ho letto con un carico di aspettative esageratamente
esagerate e, come è ovvio che sia in questi casi, sono rimasta
delusa. Me lo dico sempre “Vè, sii cauta, non aspettarti
troppo da questo libro perché può capitare che alla fine non ti
piaccia e tu ci rimani male” e
come al solito non mi ascolto mai.
Se
non si è ancora capito, queste poche righe sono uno sfogo contro un
libro che mi ha illusa.
Mi
ha illusa per la sua copertina meravigliosa. Mi ha illusa con
recensioni fantasmagoriche. Mi ha illusa con la promessa di una
storia di viaggi nel tempo. E io come una stupida ci sono cascata.
La
trama fa venire subito voglia di leggere questo libro. E come darle
torto? Si parla di una ragazzina che tutto a un tratto viene
catapultata indietro nei secoli e che ha la capacità di viaggiare
nel tempo; capacità che dovrà sfruttare per ritrovare un oggetto
misterioso e potente.
Suvvia
è affascinante (soprattutto per una come me amante di Doctor Who).
Peccato
che non sia proprio tutto così elettrizzante come sulla carta.
Sì,
l'idea alla base del libro è questa, ed è buonissima, ma lo
sviluppo è terrificante! E vi spiego subito perché.
Punto
primo: NON SUCCEDE ASSOLUTAMENTE NIENTE. Cioè, le pagine scorrono e
non succede niente, a parte verso la fine. Dove sta il divertimento
dei viaggi nel tempo? Lo scoprire nuove culture e nuove epoche? È
tutto piatto. Considerando anche il fatto che l'autrice non si è
sforzata nemmeno lontanamente di contestualizzare in modo decente e
pertinente i passaggi nelle varie periodi storici.
Per
non parlare dello stile. Troppo ampolloso, troppo descrittivo, che,
per carità, le descrizioni sono belle se utili al fine della storia,
ma qui c'è tutto fuorché una seppur minima utilità. Sembra quasi
che l'autrice usi le descrizioni per allungare un brodo già di per
sé troppo lungo e per creare capitoli infiniti.
Ed
infine, spiegatemi come fa a funzionare un libro in cui la
protagonista è dannatamente antipatica. Una ragazza insopportabile.
Viziata. Egoista.
In
generale, devo dire che non ho stretto nessun rapporto empatico con
nessun personaggio del libro. Li ho trovati tutti abbastanza ovvi,
scialbi e piatti. Niente di nuovo sul fronte occidentale, insomma.
Tutto
questo per dirvi che, se non vedete l'ora di leggere qualcosa che
abbia a che fare con misteri da risolvere, viaggi nel tempo e
personaggi eroici, sicuramente NON LEGGETE “Passenger”.
Passo
e chiudo.
Ciao, nuova follower; complimenti per il blog e le recensioni; qui la mia ultima recensione: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/09/recensione-noi-siamo-tutto-nicola-yoon.html
RispondiEliminase ti va ti aspetto da me come lettore fisso; trovi il blog anche su instagram come: ioamoilibrieleserietv
grazie
Ciao, sono diventata una lettrice fissa, spero passerai da me Se fosse per sempre a ricambiare.
RispondiEliminaUn bacio, Ale