mercoledì 17 giugno 2015

Acuto - Carla Magnani

Acuto, Carla Magnani. Gilgamesh edizioni, 2015. 160 pagine.

Eludere. Evitare. E potrei andare avanti ancora per molto. Perchè per descrivere questo romanzo le parole giuste sono queste. Schivare. La vita della protagonista di Acuto, romanzo di esordio di Carla Magnani, è caratterizzata proprio da questo sottrarsi, dallo scansare tutto ciò che è dolore, ciò che è sofferenza. L'idea di Elisa, donna borghese sposata ad un notaio che ha strappato gentilmente dalle mani del suocero l'eredità dello studio, è quella di rifiutarsi a qualsiasi strazio, rimanere quasi apatica a ciò che accade nel mondo. Al male, certo. Ma anche alla felicità.

Acuto è un romanzo che fa rivivere il ricordo. E' il romanzo del flashback.
Ed è il romanzo che sottolinea la forza che può avere una semplice telefonata.
Nell'esistenza di Elisa, dopo aver sentito la sorella eccentrica ed energica Ester, scatta un pulsante.
Quello del rewind.
Dopo quello squillo di telefono, i flash di quel passato seppellito a fatica dalla stessa protagonista, si mostrano come se non fossero mai stati dimenticati; la sua adolescenza, in una casa enorme insieme ad un padre rigoroso e ad una madre succube quasi dello stesso; l'università vissuta non perchè piaceva ma semplicemente perchè doveva essere vissuta. Il Sessantotto a Pisa. La lotta della sorella Ester, la faccia opposta di una ipotetica medaglia famigliare, completamente diversa da Elisa.
E Marco. L'amore primo ed unico.

Marco è il ragazzo che mette in subbuglio i suoi sentimenti e arriva a far dubitare e a scardinare ogni pensiero e convinzione, politica e vitale, di Elisa; ma non riesce a distruggerle totalmente. Ed ora, quando entrambi i protagonisti sono ormai grandi, dopo strade diverse percorse, e dopo una malattia che sta lentamente divorando Marco, Elisa è pronta a rifarsi. A combattere. A tirare fuori le unghie. A vincere le proprie paure. Per se stessa. Per una volta, la prima forse, in tutta la sua vita.

Carla Magnani racconta in maniera sinuosa quello che quasi tutti viviamo ogni giorno; ma solo alcuni hanno il coraggio di fare i conti con se stessi e rimettersi in gioco.

Consigliato a: tutte quelle donne alle quali sembra di aver vissuto in maniera apatica la propria vita, quasi dietro le quinte. Acuto insegna ad essere, per una volta, protagoniste.

Citazione: “Perchè – si chiese – solo la dolorosa cognizione dell'errore si deve giungere alla verità, quando ormai è troppo tardi ed è impossibile ogni rimedio?”

2 commenti:

  1. La ringrazio molto per la recensione da lei fatta al mio romanzo perché la trovo completamente rispondente allo spirito del libro.
    Carla Magnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signora Magnani, per me è un privilegio ricevere un suo ringraziamento.
      Spero di leggere altro di suo!

      Vanessa

      Elimina

Cosa stai cercando?

Se sei una casa editrice puoi contattarci qui:

Mangiapagine on YOUTUBE